Musiche di Bach e Telemann nella 'Chiesa degli Artisti' a Napoli
In concerto Scarlatti Baroque Sinfonietta e Coro Mysterium Vocis
Musiche di Johann Sebastian Bach e di Georg Philipp Telemann costituiscono l'argomento principe del concerto del Coro Mysterium Vocis diretto dal Maestro Rosario Totaro e della Scarlatti Baroque Sinfonietta, in programma a Napoli, giovedì 12 dicembre (ore 20.30), nella Chiesa di San Ferdinando. La "Chiesa degli artisti" nella centrale piazza Trieste e Trento accoglie, infatti, l'evento speciale programmato, nell'approssimarsi delle festività natalizie, dall'Associazione Alessandro Scarlatti per rendere omaggio ai due grandi compositori, tra i maggiori rappresentanti del cosiddetto "barocco tedesco". Con Tommaso Rossi e Laura Pontecorvo, solisti al flauto traversiere, il concerto comincia con l'esecuzione della cantata "Nun komm, der Heiden Heiland" (Ora vieni, Salvatore dei miscredenti), scritta da Johann Sebastian Bach per la prima delle quattro domeniche dell'Avvento ed eseguita per la prima volta il 2 dicembre 1714 a Weimar. "La partitura propone una geniale invenzione musicale di Bach - sottolinea il musicista Tommaso Rossi, direttore artistico della Scarlatti - che alla ieratica ed ampia melodia del coro sovrappone una parte orchestrale che rimanda ad una 'ouverture alla francese', evidente allusione ai fasti della Corte di Versailles, riproponendo qui gli stilemi usuali di una magniloquente scrittura in omaggio al sovrano d'Oltralpe. Sacro e profano si fondono così magnificamente in una straordinaria immagine con cui Bach celebra l'ingresso del Redentore a Gerusalemme e, simbolicamente, l'avvento di Gesù tra gli uomini". Al centro del programma musicale di giovedì sera, che termina con la "Messa in la maggiore BWV 234" di Bach, si pone l'esecuzione del "Concerto in la minore TWV 53: a1 a per due flauti traversieri", composto da Georg Philipp Telemann attorno al 1718. "Una composizione - conclude Tommaso Rossi - con cui Telemann offre un'efficace testimonianza di quello che viene chiamato 'stile misto' che, nel bilanciamento tra la forma del cosiddetto 'concerto all'italiana' e lo stile francese, costituisce un mirabile esempio di fusione delle due principali correnti musicali dell'epoca".
P. Rasmussen--BTZ