Mirco Giovannini, 'la mia maglieria è digital chic'
Presentazione della nuova collezione in un fashion show a Rimini
(di Patrizia Vacalebri) "La mia maglieria è digital chic. Unisce la creatività umana all'intelligenza artificiale, quella di macchine che realizzano i miei capi e soprattutto i filati con cui compongo disegni jacquard, un tempo impensabili per la difficoltà di realizzazione. Il mio prossimo obiettivo è quello di creare capi in maglia senza cuciture". Parola di Mirco Giovannini, lo stilista romagnolo con atelier a Roma, che da tre anni ha lanciato il suo nuovo marchio Atelier Folleria, progetto made in Romagna, per il couturier della maglia, che in molti indicano come "l'Azzedine Alaia italiano". Il designer mostra i rocchetti di filo di cui va orgoglioso, finezza 18, estremamente sottili, che sono alla base della sua moda, morbida, chic e iper-femminile. Siamo nella fabbrica dove vengono realizzati i suoi capi, all'interno della "MT", azienda di San Giovanni in Marignano, provincia di Rimini, di proprietà dell'imprenditore Gianluca Marchetti, che ha finanziato la rinascita del marchio "Mirco Giovannini Atelier Folleria". La nuova collezione Autunno/Inverno 2024/25 viene mostrata invece dalle modelle in un fashion show a Rimini, nell'open space dedicato all'arte e alla moda, Basinio 3, di Francesca Ricci. Una statica abbinata alla presentazione di "Al di là della ragione", nuovo romanzo di Lally Masia, amica dello stilista. Mentre un'arpa celtica viene suonata dal vivo, sfilano abiti-guaina e maglie-camicia in tricot, dalle maniche ampie, a pipistrello. Tubini borchiati in metallo. Cappottini jacquard e top. Spolverini taglio kimono in nero e oro. Pantaloni morbidi. Romagnolo di nascita, attaccato alla propria terra con la passione che ne contraddistingue trama e ordito, Mirco Giovannini non poteva che affidare il progetto del suo rilancio ad un conterraneo, l'imprenditore Gianluca Marchetti, con il quale ha fondato Mg Atelier, la nuova etichetta di maglieria lusso donna, firmata Mirco Giovannini Atelier Folleria. "Di recente mi sono ispirato ai volumi degli anni '50, con incursioni nel futurismo degli anni 2000 - prosegue il designer - per creare il mio abito balloon, commistione tra filati leggeri e fibre tecniche e luminescenti". Ci sono forme ampie a T con maniche balloon, pettorine smoking fatte di micro e macro pieghe. Dall'effetto chiffon al filato iridescente, fino al plissè leggero per creare volumi in 3d. In un mix folle di filati nobili come la seta, con filati tecnici. Nel corso della presentazione lo stilista indossa un kimono molto particolare, che fa parte della collezione gender fluid: il "Karmasutra", un gioco double-face fatto di bianco e di nero, jaquard con intarsi, di quelle posizioni erotiche che parlano dell'incontro di anime, karma, tenute insieme da un filo fatto di storie, sutra. Riminese di nascita, dopo aver studiato moda a Bologna nel 1990, Giovannini ha collaborato con marchi come Versace, La Perla e Jean Paul Gaultier. È salito alla ribalta durante l'edizione 2006 del concorso 'Who's on Next?' e si è fatto un nome come stilista di maglieria. Dopo vent'anni di moda, ha deciso di lanciare la propria linea nel 2007. Nel 2021 ha lanciato con l'amico Gianluca Marchetti il brand Mirco Giovannini Atelier Folleria.
C. Fournier--BTZ