Mehta superstar ai 160 anni di Cri e Società del Quartetto
Concerto alla Scala, standing ovation per il maestro 88enne
Il concerto di ieri alla Scala è stato organizzato per celebrare i 160 anni della Croce Rossa Italiana e della Società del Quartetto, ma è stato anche un tributo alla carriera di Zubin Mehta che lo ha diretto. La serata è iniziata con un tributo a Cri e società del Quartetto attraverso i messaggi del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e del ministro degli Esteri Antonio Tajani convinto che "in un momento in cui il mondo convive con la guerra in Ucraina e in Medio Oriente, vi è straordinario bisogno delle esperienze, delle competenze, dei valori di cui sono portatori Croce Rossa Italiana e Quartetto di Milano". Dopo il saluto del presidente della Cri Rosario Velastro, anche a nome della presidente della Società del Quartetto Ilaria Borletti Buitoni, è arrivata sul palcoscenico prima la Filarmonica della Scala e poi, con estrema lentezza, ha fatto il suo ingresso Zubin Mehta accolto da un applauso calorosissimo. L'ouverture di Lenore di Beethoven ha fatto da apripista, seguita dal concerto per violino e orchestra di Mendelssohn con protagonista Maxim Vengerov, uno dei solisti più famosi al mondo che ha mostrato il suo atletico virtuosismo con il suo preziosissimo Stradivari Kreutzer 1727. Dopo un ringraziamento all'orchestra e al "grande maestro Mehta", Vengerov ha regalato al pubblico una esecuzione dell'adagio di Bach. E poi è tornato Beethoven con la settima sinfonia a mostrare l'affiatamento dell'orchestra con Mehta che a Milano si è esibito per la prima volta nel giugno 1962. E a lui alla fine è stato tributato un applauso lunghissimo con standing ovation finale, tributo al concerto ma anche ai sessantadue anni sul podio della Scala.
A. Williams--BTZ