Quatriglio apre Il cassetto segreto paterno senza dolore
Già a Berlinale arriva in sala film omaggio regista siciliana
Fin dentro la memoria di un padre che non c'è più. Questa l'operazione che fa la regista siciliana Costanza Quatriglio ne Il cassetto segreto già alla 74/ma edizione del Festival di Berlino nella sezione Forum e ora in sala dal 18 aprile con Luce Cinecittà. Questa la suggestiva storia che c'è dietro il film documentario. Nel gennaio 2022 la regista torna nella casa dov'è cresciuta, e apre le porte ad archivisti e bibliotecari per donare alla Regione Siciliana l'universo di conoscenza appartenuto al padre giornalista. È appunto la biblioteca e l'archivio di Giuseppe Quatriglio, firma storica del Giornale di Sicilia e di altre importanti testate, scrittore, saggista e amico di uomini di cultura del Novecento. Comincia così un viaggio sentimentale attraverso fotografie, bobine 8mm, registrazioni sonore realizzate dal padre dagli anni '40 in poi in Europa e nel mondo, e le riprese effettuate dalla regista tra il 2010 e il 2011 con lui quasi novantenne. Memoria personale e collettiva si mescolano in un dialogo tra presenza e assenza. Al centro di tutto Palermo e la Sicilia, con la loro storia e la loro cultura, punto di osservazione del mondo da parte di Giuseppe Quatriglio. "Non è stato affatto doloroso questo lavoro - dice all'ANSA la regista che è anche direttrice didattica del Centro sperimentale di cinematografia a Palermo - ma casomai ha prodotto in me grande gioia. Mi sono ritrovata immersa in un mondo che era il mio mondo da bambina, a riscoprire parti di una storia che avevo vissuto. Un lavoro di archivio è un po' come la vita pieno di fiumiciattoli e rivoli di ogni tipo. E poi forse in questa operazione c'era un desiderio, forse inconscio, ovvero quello di continuare quell'opera che avevo già fatto dieci anni prima, nel 2010 quando avevo fatto delle riprese di mio padre a novant'anni per farlo parlare, raccontare".
U. Schmidt--BTZ