Luce verde per Ramses, missione europea di difesa planetaria
Nel 2029 studierà passaggio ravvicinato dell'asteroide Apophis
Sono iniziati i preparativi per Ramses, la nuova missione di difesa planetaria dell'Agenzia Spaziale Europea che, nel 2029, accompagnerà il passaggio ravvicinato alla Terra dell'asteroide 99942 Apophis. La navetta, per poter arrivare all'oggetto a febbraio di quell'anno, cioè due mesi prima dell'evento, dovrà infatti essere pronta al lancio per aprile 2028: per rispettare questa scadenza, l'Esa ha ottenuto l'autorizzazione ad iniziare i lavori con le risorse a disposizione, ma la conferma definitiva alla missione arriverà nel novembre 2025, durante la riunione del Consiglio ministeriale dell'Agenzia. Con i suoi 375 metri circa di diametro, il 13 aprile 2029 Apophis passerà ad appena 32mila chilometri dalla superficie terrestre, dunque più vicino dei satelliti per le telecomunicazioni che si trovano in orbita geostazionaria. Ciò lo renderà anche visibile ad occhio nudo, in cieli limpidi e bui, per gran parte dell'Europa e dell'Africa e per alcune zone dell'Asia. La distanza ravvicinata non comporta alcun rischio, dal momento che gli astronomi hanno escluso la possibilità che l'asteroide colpisca la Terra almeno per i prossimi 100 anni, ma l'evento costituisce un'opportunità unica per la scienza: passaggi così ravvicinati avvengono solo una volta ogni 5mila o 10mila anni. "C'è ancora tanto da imparare sugli asteroidi ma, fino ad ora, abbiamo dovuto viaggiare in profondità nel Sistema Solare per studiarli", commenta Patrick Michel, direttore al Cnrs francese: "Per la prima volta, la natura ce ne sta portando uno qui vicino, tutto quello che dobbiamo fare è osservare". Utilizzando una serie di strumenti scientifici, infatti, la navetta condurrà un'indagine approfondita sul 'prima e dopo': l'attrazione gravitazionale della Terra altererà l'orbita e la rotazione dell'asteroide e, probabilmente, innescherà anche terremoti e smottamenti. Queste informazioni sono cruciali per valutare il modo migliore di deviare un ipotetico asteroide in rotta di collisione con il nostro pianeta. "Ramses dimostrerà - afferma Richard Moissl, a capo dell'Ufficio per la difesa planetaria dell'Esa - che l'umanità può organizzare una missione di ricognizione per un asteroide in avvicinamento nel giro di pochi anni".
P.Grazvydas--BTZ