Social media utili per la prevenzione e la diagnosi precoce
Lo dimostra un'indagine dell'Università di Padova
I social media possono diventare un mezzo per promuovere la salute e la prevenzione: in alcun casi i post su Instagram o i video su TikTok possono perfino aiutare a scoprire una malattia o un tumore. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Acta Dermato-Venereologica da un team della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell'Università di Padova diretta da Anna Belloni Fortina. La ricerca è stata condotta sottoponendo a un questionario online 852 persone tra i 19 e i 64 anni, con una età media di circa 27 anni, e per gran parte di sesso femminile (79%). La maggior parte dei partecipanti (quasi il 99%) risiedeva in Italia ed era equamente distribuita tra le regioni del Nord e del Sud; circa un terzo del campione era affetto da problemi dermatologici. Nove partecipanti su dieci hanno ritenuto utile la diffusione di contenuti dermatologici relativi alla salute a scopo preventivo attraverso i social media. Il 13% degli intervistati ha dichiarato di essersi sottoposto a una visita dermatologica dopo essere stato esposto a contenuti di prevenzione dermatologica sui social media; in questo sottogruppo, 25 soggetti hanno dichiarato di aver ricevuto una diagnosi di patologia dermatologica e due in particolare hanno specificato di aver ricevuto una diagnosi di cancro della pelle. Inoltre, il 14% dei soggetti ha dichiarato di volersi sottoporre a una visita dermatologica dopo essere stato esposto a contenuti di prevenzione sulle piattaforme sociali. La piattaforma più utilizzata è risultata essere Instagram, seguita da Facebook e TikTok. In particolare, Instagram appare come il social più ricco di contenuti relativi alla prevenzione delle malattie della pelle. "Dai nostri dati - commenta Anna Belloni Fortina - si conferma l'importanza dell'uso consapevole e informato dei social media per promuovere la salute, evidenziando il potenziale di queste piattaforme per educare il pubblico sull'importanza della prevenzione".
F. Schulze--BTZ