Tre antiche stelle sono in fuga alla periferia della Via Lattea
Ognuna è nata in piccole galassie poi divorate dalla nostra
Alla periferia della Via Lattea sono state individuate tre antiche stelle in fuga: hanno tra 12 e 13 miliardi di anni e corrono a centinaia di chilometri al secondo nella direzione sbagliata, dal momento che orbitano in modo diverso rispetto al disco principale. Queste anomalie rivelano che ognuna di esse è nata in una piccola galassia che è stata poi divorata dalla nostra, come evidenzia lo studio del Massachusetts Institute of Technology pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. Secondo i ricercatori, potrebbero esserci altre stelle di questo tipo ancora più antiche ai margini del Sistema Solare, delle specie di 'fossili' che descrivono come la nostra galassia è cresciuta consumandone altre e adottando le loro stelle. I ricercatori coordinati da Anna Frebel hanno scoperto queste stelle nell'alone della Via Lattea, una nube diffusa fatta di stelle, gas e polvere che avvolge tutta la galassia, analizzando anni di dati raccolti dai telescopi Magellano, presso l'osservatorio di Las Campanas in Cile. Per individuare gli astri cercati, gli autori dello studio si sono concentrati su quelli più poveri di elementi pesanti: le prime stelle, infatti, hanno concentrazioni molto inferiori di elementi diversi da idrogeno ed elio rispetto a quelle successive, che sono state invece arricchite dai metalli dispersi nelle esplosioni stellari primordiali. Utilizzando questo metodo, i ricercatori hanno così individuato i loro obiettivi in tre stelle, che non solo sono estremamente povere di metalli pesanti, ma mostrano anche una notevole somiglianza con la composizione chimica dei resti di antiche galassie nane. I tre astri si trovano in punti differenti della Via Lattea a una distanza di circa 30mila anni luce dalla Terra e hanno mantenuto strane traiettorie nonostante le loro galassie siano state fagocitate miliardi di anni fa. Inoltre, analizzando il loro movimento, Frebel e colleghi hanno scoperto altre 65 stelle che mostrano lo stesso schema e che hanno in comune con le prime tre anche l'incredibile velocità.
A. Lefebvre--BTZ