Farmaci in 3D e satelliti con l'IA in gara per diventare startup
Nasce a Pisa Start Attractor, la ricerca si avvicina al mercato
Stampare farmaci su misura per ogni paziente, rendere intelligenti i satelliti oppure limitare le sperimentazioni dei farmaci sugli animali: sono solo alcuni dei possibili progetti che potrebbero nascere con Start Attractor, il nuovo incubatore di startup dell'Università di Pisa, ideato per facilitare il trasferimento della ricerca scientifica verso la realizzazione di progetti concreti, attraendo talenti scientifici e investimenti economici. "Una delle missioni delle università è quello di essere motori dello sviluppo culturale, sociale ed economico grazie alla sua capacità di fare sistema e alle competenze sviluppate con la ricerca scientifica", ha detto Giuseppe Iannaccone, Prorettore Vicario dell'Università di Pisa. Una missione che l'ateneo pisano punta a migliorare con la nascita di Start Attractor, un progetto che guidi il processo di crescita di start up e spinoff universitari, fornendo supporto anche alle fasi di maturazione e di coinvolgimento con la comunità internazionale "perché la possibilità di essere inseriti in una rete importante di contatti è, secondo tutti gli studi internazionali, il principale fattore di lancio per le giovani aziende", ha aggiunto Corrado Priami, dell'Università di Pisa. Il nuovo incubatore la cui nascita ufficiale è stata sancita ora con il supporto dei primi due partner industriali, Ferrero e Sofidel, sarà operativo a partire da gennaio 2025 ma nel frattempo ha iniziato la selezione delle prime startup da lanciare. Le prime due saranno annunciate domani al termine di un contest tra 11 finaliste provenienti da tutta Italia, in gara molti progetti basati sull'Intelligenza Artificiale, come Pharme che punta a rivoluzionare i meccanismi della distribuzione dei medicinali nelle farmacie o ContinualIst per migliorare e estendere l'operatività dei satelliti, oppure migliorare le condizioni di vita dei pazienti oncologici con cibi 'arricchiti' ideati da 3Trees, o ancora le stampanti 3D di 3DForMe capaci di produrre pillole a pasticche di ogni forma e con il giusto quantitativo di principi attivi.
A. Bogdanow--BTZ