Al Gaslini intervento salvavita su bimba di 9 anni inglese
L'equipe cardiochirurgica ha ricostruito la valvola aortica
La piccola Aaniya K., paziente inglese di quattro anni, potrà vivere una vita normale dopo il delicato intervento salvavita, la plastica della valvola aortica, effettuato da un'equipe cardiochirurgica altamente specializzata dell'Istituto Giannina Gaslini, coordinata dal responsabile del reparto di Cardiochirurgia Guido Michielon. La bambina, che era stata già operata a Londra, soffriva di una grave insufficienza aortica a seguito di un'anomalia congenita all'arteria coronaria sinistra, per la quale era necessario intervenire. "Le opzioni di intervento potevano essere tre - ha spiegato Michielon -: la sostituzione della valvola aortica, ma 4 anni di vita non era possibile considerare viste le sue piccole dimensioni; l'autotrapianto di radice polmonare in sede aortica, di difficile esecuzione vista la pregressa chirurgia sulla coronaria sinistra oppure una plastica ricostruttiva della valvola aortica. La scelta è ricaduta su questa unica opzione, nonostante si tratti di una delle procedure più complesse che si possano eseguire in cardiochirurgia pediatrica. Alla fine il risultato è stato ottimo e il decorso post operatorio è stato molto rapido". Dopo nove giorni, quindi, Aaniya è stata dimessa e ora piccola paziente e genitori resteranno in contatto per il follow up. "Mi sono occupato del caso dal momento del suo arrivo - ha spiegato Carmelo Arcidiacono, dirigente medico presso Cardiologia dell'Istituto Gaslini - e sono rimasto molto colpito dal risultato post operatorio con una valvola che aveva una funzione molto migliorata e una insufficienza soltanto lieve". Per la famiglia i giorni al Gaslini sono stati particolarmente complessi ma alla fine il risultato è stato ottimo. "Abbiamo scelto di seguire il dottor Michielon, che aveva operato la bimba alla nascita - ricorda la mamma di Aaniya, Samieah Khan - e ci sentivano sicuri solo con lui. La scelta di intervenire con queste modalità è stata molto difficile, inizialmente eravamo molto preoccupati, ma avevamo la massima fiducia e tutto è andato benissimo".
D. Meier--BTZ