Scuole specializzazione medicina, più posti ma molti vuoti
La quota coperta passa dall'89% del 2017 al 64% del 2023
Negli ultimi anni sono aumentati i posti nelle 51 scuole di specializzazione in Medicina italiane ma si è ridotta la percentuale di quelli coperti passata dall'89,2% del 2017 al 64,7% del 2023: i posti messi a concorso finanziati da Stato, Regioni o enti pubblici/privati erano circa 6.700 nel 2017 diventati 15.700 nel 2023. Tuttavia a questo incremento non corrisponde una coerente crescita nel numero di iscritti al primo anno delle scuole passati da circa 6mila (sempre nel 2017) a 10.200 nel 2023. Pesa, soprattutto per alcune specializzazioni 'meno attrattive', la crisi di candidati registrata negli ultimi anni mentre in altre situazioni possono concorre più fattori. Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto 2023 dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) - La formazione di area medica" , presentato oggi. Tra gli aspetti approfonditi quello delle preferenze degli studenti al momento dell'iscrizione alle scuole di specializzazione. Il rapporto sottolinea le "difficoltà che si stanno registrando, soprattutto negli ultimi anni, in alcune specializzazioni - tra tutte Medicina d'emergenza e urgenza, ma anche Chirurgia, Radioterapia, Medicina interna, Anestesia", come spiega Menico Rizzi, professore dell'Università del Piemonte Orientale e già consigliere dell'Anvur. Rizzi precisa che negli ultimi tre anni accademici le uniche scuole di prima preferenza in cui il numero di candidati è superiore ai posti sono: Dermatologia, Chirurgia plastica, Oftalmologia, Malattie dell'apparato cardiovascolare, Endocrinologia, Malattie dell'apparato digerente, Neurologia, Pediatria, Medicina dello sport e Medicina legale. In generale i corsi di Medicina da 55 (2011/12) sono diventati 89 (a.a. 2023/24), così come sono aumentati gli studenti iscritti - da circa 66mila a 99mila. "L'aumento dell'offerta formativa - sottolinea Antonio Felice Uricchio, presidente dell'Anvur - ha consentito anche l'aumento dei posti programmati per le immatricolazioni che sono passati da poco più di 9,7 mila posti nell'a.a. 2017/18 al numero complessivo di circa 19,5 mila posti nell'a.a. 2023/24. Il nostro rapporto si ferma all'a.a. 23/24 ma il Ministero ha già previsto che nell'a.a. 2024/25 i posti siano quasi 21mila". In crescita anche i laureati: oggi sono circa 10mila all'anno, di cui quasi 9 su 10, provenienti da università statali. Quelli che che hanno frequentato corsi in lingua inglese, sono passati dallo 0,8% del 2014/15 al 4,6% del totale dei laureati nel 2021/22.
K. Berger--BTZ