Fontana ai presidenti di Commissione, rigore durante i voti
Lettera dopo querelle su Autonomia differenziata
Il presidente della Camera Lorenzo Fontana, in una lettera ai presidenti delle Commissioni che l'ANSA ha potuto visionare, raccomanda "massimo rigore" nella gestione delle fasi e delle votazioni confuse, come quelle avvenute in Commissione Affari costituzionali nell'esame dell'Autonomia differenziata. "Gentile Presidente - scrive Fontana alla luce di alcuni episodi accaduti durante i lavori in Commissione in sede referente - ritengo opportuno richiamare la Vostra attenzione sulle indicazioni di seguito riportate in ordine alla condotta che deve essere tenuta dalla Presidenza di una Commissiome in tutte le situazioni nelle quali vi siano controversie in ordine allo svolgimento, o all'esito di una votazione". "Mi riferisco - prosegue Fontana - alla necessità che, ove la Presidenza della Commissione in circostanze di turbamento dell'ordine della seduta tali da rendere evidente, a seguito di un apprezzamento da condurre in termini di massimo rigore procedurale e fattuale, l'impossibilità di concludere correttamente le operazioni di voto in corso o di accertarne l'esito ritenga di interrompre, annullare, revocare una votazione ovvero ritenga, sussistendo incertezza sull'esito di una votazione conclusa, di disporne la controprova, essa assuma le conseguenti determinazioni procedurali quanto più possibile nell'immediatezza di tale decisione, evitando a tal fine anche di dare seguito a eventuali richieste di intervento, così da ridurre al massimo, tra l'altro, i rischi di alterazione della composizione preesistente del collegio. E ciò tanto più ove tali circostanze si verifichino nel corso dell'esame di provvedimenti che costituiscono oggetto di un confronto particolarmente acceso tra maggioranza e opposizioni, che richiedono al massimo grado un esercizio rigoroso dei poteri presidenziali, al fine di evitare che la fisiologica dilattica parlamentare possa tramutarsi in un pregiudizio del piu corretto funzionamento della Camera e dei suoi organi", conclude il presidente della Camera.
D. Fjodorow--BTZ