Borsa: Mosca e Kiev gelano listini, Milano maglia nera a -2%
Risale gas, debole il petrolio, calano rendimenti titoli Stato
I timori di una escalation nella guerra tra la Russia e l'Ucraina gelano le Borse europee con Milano che cade più di altre e cede il 2% con gli ordini in vendita sulle banche. Il primo attacco missilistico a lungo raggio da parte di Kiev e la minaccia di Mosca di una risposta nucleare mettono sottosopra i mercati, fino a quel momento negativi ma senza strappi. E anche i future su Wall Street girano tutti in negativo. Nel Vecchio Continente, l'indice d'area lo Stoxx 600 lascia sul terreno un punto percentuale con la finanza ed in particolare il credito sotto pressione. Male anche industriali ed energia. A Piazza Affari Popolare di Sondrio cede il 4,2%%, Unicredit il 3,7%, Tim il 3,4%, Stellantis il 4%. Tra gli altri listini Francoforte perde l'1,25, Parigi l'1,35%, Madrid l'1,5%. Tiene Londra che è marginale a -0,5%. Si conferma il calo dei rendimenti dei titoli di Stato con il decennale italiano che scivola di 3 punti base al 3,53%. Lo spread tra Btp e Bund sale a 122,6 punti. Sul fronte delle materie prime il gas è sopra i 47 euro (+0,6%). Debole il petrolio con il Wti che cede lo 0,8% a 68,6 dollari mentre il brent flette dello 0,7% a 72,8 dollari. Senza contraccolpi l'euro che resta debole sul dollaro e passa di mano a 1,0562.
C. Fournier--BTZ