Bosch pronta a cedere le attività italiane di Edim, 160 esuberi
I sindacati chiedono il ritiro del piano e l'intervento governo
Il gruppo Bosch intende cedere le attività italiane di Edim e annuncia 160 esuberi negli impianti di Villasanta (Monza Brianza) e Quero (Belluno). Lo annunciano i sindacati a seguito di un incontro con la direzione aziendale di Edim che si è tenuto nella mattinata in Assolombarda, da cui è emerso che la multinazionale tedesca è in cerca di un compratore. Secondo le organizzazioni dei lavoratori, dei 160 esuberi (120 a Villasanta e 40 a Quero), 40 sono in somministrazione. "Riteniamo inaccettabile - affermano Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil - che si ricorra alla soluzione degli esuberi, con gravi ripercussioni sui lavoratori, sulle loro famiglie e sull'intero tessuto sociale". "La direzione aziendale - spiegano - ha giustificato la propria decisione con motivazioni legate a presunte difficoltà economiche e con il fatto che le attività svolte in Edim non hanno mai fatto parte del 'core business' del gruppo Bosch e che, in una situazione di crisi, si preferisce metterle sul mercato". Una scelta che, secondo Fim, Fiom e Uilm, è "miope e priva di visione a lungo termine". Da qui la richiesta al Gruppo di "ritirare un simile disegno e di fare gli investimenti necessari per rilanciare la Edim". I sindacati hanno chiesto di "aprire un confronto che coinvolga anche le istituzioni, a partire dalle Regioni Lombardia e Veneto, per arrivare al governo con i ministeri interessati". "Nei prossimi giorni - concludono - sono in programma le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori e si valuterà l'adozione di iniziative di mobilitazione per difendere il lavoro e l'occupazione".
D. Wassiljew--BTZ