Borsa: l'Europa si muove debole, il petrolio pesa sui listini
Lo spread risale a 121,6 punti, l'euro sempre forte sul dollaro
Le Borse europee, dopo un avvio positivo, invertono la rotta e si muovono all'insegna della debolezza mentre i future su Wall Street restano orientati al rialzo. La lente resta sul petrolio, in caduta dopo l'attacco nel fine settimana di Israele all'Iran che ha evitato i siti petroliferi. Il wti cede il 5,8% a 67,6 dollari e il brent il 5,5% a 71,8 dollari al barile. Giù anche il gas con i rischi di approvvigionamento, legati al conflitto in Medio Oriente, che restano per ora contenuti. Ad Amsterdam, mercato di riferimento, i contratti su novembre cedono il 3,45% a 42 euro al megawattora. Tra le singole Piazze, Milano cede lo 0,11% con Eni che perde il 2,4% a cui si accoda anche Iveco (-1,98%) . Limano poi i bancari mentre lo spread tra Btp e Bund è a 121,6 punti e il rendimento del decennale italiano che scende al 3,49%. In un un listino particolarmente volatile la migliore è Nexi (+0,85%) con Recordati (+0,84) e Popolare Sondrio (+0,66%). Francoforte perde lo 0,19% dove Volkswagen segna un -0,7% con l'allarme del consiglio di fabbrica di una possibile chiusura di almeno tre fabbriche. Parigi tiene a +0,2% insieme a Madrid (+0,3%). Sul fronte dei cambi l'euro resta forte sul dollaro con cui scambia a 1,0818.
L. Pchartschoy--BTZ