Agens, ok bus più green ma vera rivoluzione è intermodalità
Con 10% di shift modale verso il tpl il doppio di riduzione co2
"Per raggiungere gli obiettivi della transizione energetica imposta dal Green New Deal, bene il cambio delle vetuste flotte del TPL con mezzi più green. Ma non basta, la vera rivoluzione è spingere sull'intermodalità". Così Agens, l'associazione datoriale del Tpl di Confindustria, oggi in Puglia nel corso del convegno organizzato da Anav "Analisi delle opportunità e delle criticità per la transizione energetica nel TPL in Italia". Nel suo intervento Agens ricorda che i trasporti emettono, a livello europeo, circa un quarto delle emissioni di gas a effetto serra rispetto al totale emesso. Il comparto del tpl su strada pesa intorno al 3,3% (fonti Ispra). Questa percentuale, negli ultimi 20 anni si è spostata di poco grazie a politiche più attente ai consumi di combustibili inquinanti. In riferimento alle emissioni nazionali dei trasporti la quota si riduce al 3% e il suo peso sulle emissioni globali è residuale, appena lo 0,8%. "Per quanto una riduzione sia sempre benvenuta - sottolinea Agens - dobbiamo riuscire a limitare la domanda di mobilità privata di un 10% nel trasporto locale con investimenti dedicati a potenziare l'intermodalità". Secondo l'associazione, quindi, la transizione energetica mediante la leva dell'innovazione è solo una delle possibili azioni da intraprendere.
L. Pchartschoy--BTZ