Borsa: l'Europa giù con crisi in Medio Oriente, sale il greggio
In aumento i rendimenti dei titoli di Stato. Fiacco l'oro
Le Borse europee rallentano in passo mentre si valutano i rischi di una escalation in Medio Oriente. Una crisi che sta alimentando la corsa del prezzo del petrolio. Gli investitori temono un rallentamento della crescita economica, anche alla luce degli ultimi dati sull'attività della manifattura e dei servizi. Sul fronte valutario l'euro scende a 1,1038 sul dollaro. L'indice Stoxx 600 registra un calo dello 0,8%, mentre si guarda a Wall Street dove i future sono in calo. In calo Parigi (-0,9%), Francoforte (-0,7%), Milano (-0,6%) e Madrid (-0,2%), mentre è in controtendenza Londra (+0,1%). I principali listini europei sono appesantiti dal comparto tecnologico (-1,3%) e dalle auto (-1,8%). Deboli le banche (-0,5%) e le assicurazioni (-0,4%). I venti di guerra spingono i titoli del comparto della difesa (+0,4%). Positiva l'energia (+0,1%), con il rally del petrolio. Il Wti guadagna l'1,3% a 71,02 dollari al barile e il Brent sale dell'1,2% a 74,83 dollari. Poco mosse le utility (+0,05%), con il prezzo del gas in calo. Ad Amsterdam le quotazioni scendono dello 0,3% a 38,5 euro al megawattora. Il clima di incertezza spinge i rendimenti dei titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 134 punti, con il tasso del decennale italiano che guadagna sei punti base al 3,47% e quello tedesco al 2,13% (+5 punti). Debole l'oro che si attesta a 2.644 dollari l'oncia, con una flessione dello 0,1 per cento.
H. Müller--BTZ