Borsa: l'Europa rallenta, si teme aumento della volatilità
In calo petrolio e gas. L'euro debole sul dollaro
Le Borse europee rallenta mentre si valuta l'impatto di una maggiore volatilità dei mercati in vista dell'allentamento della politica monetaria da parte delle banche centrali. Gli investitori si mostrano cauti mentre prosegue la campagna elettorale presidenziale negli Usa e le tensioni geopolitiche si inaspriscono. Sul fronte valutario l'euro scende a 1,1052 sul dollaro. L'indice stoxx 600 è poco mosso (+0,05%), poco sotto il record della settimana scorsa. In rialzo Parigi (+0,2%) e Londra (+0,1%). Fiacca Madrid (-0,2%), poco mossa Francoforte (-0,02%). I principali listini sono appesantiti dall'energia (-0,7%), con il petrolio in flessione. Il Wti cede lo 0,04% a 73,5 dollari al barile e il Brent scende dell'1% a 76,7 dollari. Seduta in calo anche per le banche (-1%), che vedono una contrazione dei ricavi per effetto dell'allentamento della politica monetaria. In rialzo le utility (-0,2%), con il prezzo del gas in calo. Ad Amsterdam le quotazioni scendono del 2,5% a 37,6 euro al megawattora. Acquisti per il settore del lusso (+0,5%), con gli investitori che vedono una ripresa del mercato asiatico. Rimbalza il settore della difesa (+0,5%), dopo i cali della vigilia. Sul mercato obbligazionario poco mossi i titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund è poco mosso a 145 punti, con il rendimento del decennale italiano stabile al 3,77% e quello tedesco al 2,32 per cento. In aumento l'oro che sale dello 0,2% a 2.504 dollaro l'oncia.
U. Schmidt--BTZ